00 27/10/2008 16:10
Mi chiedono come mai non abbia sfottuto il mio rivale odierno, effettivamente umiliato con un sonoro scoppolone, nonostante tutto facesse pensare ad un suo trionfo. Si stupiscono i più della mia compostezza, abituati forse alle sguaiate esultanze alla Galliani di chi, non abituato al trionfo, al successo, all'urlo e all'acclamazione della folla, approfitta di ogni minimo momento di presunta gioia per esaltarsi e umiliare gli sconfitti.
No, non io. Non chi ha trionfato dopo un campionato sofferto. Non chi sa realmente cosa voglia dire vincere. No, la mia esultanza è il mio silenzio.
Sono un signore.